Riprendimi
Titolo originale: Riprendimi
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 93'
Regia: Anna Negri
Cast: Alba Caterina Rohrwacher, Marco Foschi, Leonardo Bono, Damiano Bono, Valentina Lodovini, Alessandro Averone
La storia narra di due documentaristi che vogliono girare un film per internet sul precariato nello spettacolo ma, seguendo la neofamiglia formata da un attore e una montaggista e non abbandonandoli mai (sul lavoro, in casa, in camera da letto, mentre litigano, parlano di politica, vedono gli amici, passeggiano o piangono) il baricentro si sposta su coppia, tradimento, abbandono, insomma scene di un matrimonio in crisi.
L'assunto generale è che chi è precario nel lavoro lo diventa anche nella vita. Per evitare che il complicato concetto sfugga alla comprensione del pubblico, Anna Negri usa i due video-documentaristi (in realtà ulteriori protagonisti, precari, affamati e sentimentalmente sbandati) per fare da coscienza critica di ciò che vediamo, evitando quindi allo spettatore anche l'unico barlume di sforzo cerebrale.
La regista non ha molto di nuovo nè di particolarmente originale da dire ma sa come dirlo e così il risultato è un film piacevole e decisamente godibile, anche se alcune trovate risultano non solo inverosimili ma anche talvolta un po' discutibili.
Voto: 3/5
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 93'
Regia: Anna Negri
Cast: Alba Caterina Rohrwacher, Marco Foschi, Leonardo Bono, Damiano Bono, Valentina Lodovini, Alessandro Averone
La storia narra di due documentaristi che vogliono girare un film per internet sul precariato nello spettacolo ma, seguendo la neofamiglia formata da un attore e una montaggista e non abbandonandoli mai (sul lavoro, in casa, in camera da letto, mentre litigano, parlano di politica, vedono gli amici, passeggiano o piangono) il baricentro si sposta su coppia, tradimento, abbandono, insomma scene di un matrimonio in crisi.
L'assunto generale è che chi è precario nel lavoro lo diventa anche nella vita. Per evitare che il complicato concetto sfugga alla comprensione del pubblico, Anna Negri usa i due video-documentaristi (in realtà ulteriori protagonisti, precari, affamati e sentimentalmente sbandati) per fare da coscienza critica di ciò che vediamo, evitando quindi allo spettatore anche l'unico barlume di sforzo cerebrale.
La regista non ha molto di nuovo nè di particolarmente originale da dire ma sa come dirlo e così il risultato è un film piacevole e decisamente godibile, anche se alcune trovate risultano non solo inverosimili ma anche talvolta un po' discutibili.
Voto: 3/5