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Il blog di Francesco
Il mio primo (vero) colloquio di lavoro
Cagliari, 22 dicembre. Sono seduto a casa mia quando squilla il mio cellulare. Leggo il numero ma non lo conosco. Vedo però che la chiamata viene da un nnumero fisso che inizia con 050: chi mai mi chiama da Pisa? «Pronto?» «Sì, parlo con Francesco?» «Sì, sono io.» «Ciao Francesco, sono Davide. Ti chiamo perché abbiamo ricevuto un po' di tempo fa il tuo curriculum, ricordi? Avevi risposto all'annuncio che avevamo inviato tramite la nostra newsletter.» «Sì, certo, ricordo: riguarda il lavoro come inviato-giornalista junior per il vostro sito. Giusto?» «Ehm, sì beh, però, vedi... abbiamo letto il tuo curriculum e ci sembri adatto più che come giornalista, come programmatore web per il nostro sito. La cosa ti interesserebbe?» «Beh, sì, anzi... ancora meglio direi!» Dopo avermi chiesto qualche altro dettaglio sulle mie conoscenze tecniche, Davide mi chiede di poterci vedere per un colloquio intorno a metà gennaio, quando sarei tornato a Pisa. Qualche giorno dopo il mio ritorno a Pisa, ricevo la telefonata di Davide e così fissiamo l'appuntamento: il 20 gennaio alle 11 nella sede di Pisa dell'azienda. Il giorno stabilito puntualissimo mi presento al colloquio e scopro che Davide è l'IT manager (sarebbe il manager dell'area informatica) della società e nell'arco di una mezzora discutiamo bene su qual è il progetto al quale dovrei lavorare, sulle ore di lavoro settimanali, sul pagamento, sulla possibilità di lavorare da casa, ecc. Due giorni dopo sono di nuovo lì, questa volta per partecipare a una riunione col presidente e col responsabile dei contenuti del sito x meglio definire il mio ruolo e i miei compiti. Per farla breve, sono stato incaricato del progetto di rinnovamento totale di uno dei siti/portali più cliccati d'Italia. Dovrò rifare completamente il database degli articoli, delle immagini, degli autori e delle parole chiave, importare i dati dal vecchio database al nuovo effettuando tutte le conversioni necessarie, creare tutto il software gestionale che permette ai redattori del sito di inserire i loro articoli e di decidere l'aspetto e i contenuti da mandare in homepage giorno x giorno (compresa la possibilità di programmare aggiornamenti personalizzati dell'homepage per i giorni a venire), automatizzare completamente l'interfaccia del sito e collegare l'applicazione ad alcuni database residenti su altri siti e ad un forum. Dovrò creare un motore che permetta l'inserimento, la modifica, la cancellazione e la visualizzazione di immagini e altri contenuti multimediali all'interno di gallery e articoli e creare un editor di testo visuale che permetta ai redattori di formattare e personalizzare nel modo più facile possibile i testi dei loro articoli, inserendo immagini e qualsiasi altro elemento. Dovrò realizzare un motore di ricerca interno che permetta di trovare tutti gli articoli rispondenti alle parole chiave cercate dall'utente con possibilità di specificare anche un intervallo temporale per restringere ulteriormente la ricerca. Magari questa breve spiegazione del lavoro (vi assicuro, brevissima e molto semplificata se confrontata con le reali specifiche del progetto) può risultare oscura e poco chiara ad alcuni: comunque, si sarà capito che si tratta di un lavoro lungo e impegnativo! Ma il bello deve ancora venire: ciò che rende il progetto interessante, oltre alla complessità e alla varietà del lavoro, è il committente. Il sito in questione (di cui al momento non posso assolutamente fare il nome) è infatti uno dei principali portali italiani: nel settembre 2006 ha raggiunto 534.000 visitatori unici per un totale di più di 2 milioni di visite e 12 milioni di pagine viste al mese. La sua community interna conta oltre 400.000 iscritti, 20.000 dei quali si connettono quotidianamente per vedere i propri messaggi ed entrare in chat. È nato nel 1997 come parte di un network mondiale, dal quale si è sganciato nel 2005 diventando un'azienda completamente autonoma e indipendente con un fatturato annuo di più di un milione di euro: oggi il sito raccoglie al suo interno un'attività di web-commerce con il suo shop online, un tour travel operator, una community con forum, chat e servizio di messaggistica interno e un portale con news e articoli aggiornati quotidianamente. E tutto ciò (o quasi)... affidato in mano mia! Per ora molta tensione e paura di non essere all'altezza o di fare errori ma anche tanta soddisfazione e altrettanto entusiasmo per il compito che mi è stato dato: spero solo di potermi ritenere soddisfatto anche a lavoro completato. Prossimamente i primi aggiornamenti su come procede questa esperienza e... che dire, speriamo bene! ;-)
Pulsione irrefrenabile nel fare la spesa
Tempo fa avevo raccontato della terribile indecisione che mi assale quando mi trovo a dover scegliere cosa comprare di fronte a uno scaffale pieno di prodotti tutti diversi per forme, dimensioni, colori e caratteristiche. Sia chiaro però che questa mia indecisione non mi impedisce affatto di spendere decine (se non centinaia) di euro in acquisti più o meno utili. Infatti, ogni volta che vado a fare la spesa, per il mio conto in banca è una strage. Soffro inoltre di una particolare sindrome secondo la quale "meno devo comprare più spendo". La spiegazione di questo fenomeno è presto detta: non riesco nel modo più assoluto ad uscire dal supermercato senza aver messo nel carrello qualcosa che non avevo in mente di comprare. Se però può essere accettabile concedersi "qualche piccolo extra" quando si fa la super-mega-spesa mensile, è decisamente meno accettabile ritrovarsi alla cassa con decine di prodotti di dubbia utilità quando l'intento iniziale era solo l'acquisto di un pacco di zucchero. Ancora meno tollerabile (ma non per questo meno frequente) è uscire di casa per comprare uno specifico prodotto e tornare a casa carico di buste strapiene delle cose più impensabili ma ovviamente senza aver comprato ciò per cui si era usciti (i motivi per cui può accadere sono tanti, non ultimo la mia sbadataggine). Ieri sera per esempio sono entrato alla Coop promettendomi di prendere solo lo stretto indispensabile ovvero due pacchi di pasta che a casa avevo finito: così facendo avrei anche potuto cambiare quei 50 euro interi che avevo nel portafoglio e col resto avrei potuto mettere benzina al distributore automatico... insomma, un piano perfetto! Quando la gentile cassiera mi ha comunicato che il totale della mia spesa ammontava a circa 95 euro, ho subito capito che qualcosa era sicuramente andato storto: dovevo aver commesso ancora una volta lo stesso errore. :-/ Cosa ho comprato? Beh, innanzitutto chili e chili di cibarie, di quelle che appena le vedi pensi: "mmh... in effetti questo a casa è finito (o forse non l'ho mai avuto)... ma sì, prendiamolo!". Poi un colino giallo (a casa non c'era e può sempre servire), una bistecchiera in ghisa con cui cuocere la bistecca, guanti gialli e spugnette abrasive gialle per lavare i piatti, un pratico pelapatate giallo e uno strano filo interdentale con l'impugnatura in plastica a forma di forcella perché quello standard che avevo comprato la settimana scorsa (sì, non è un errore di battitura... la settimana scorsa! ;-)) lo trovavo decisamente poco comodo da usare (e per questo credo che finirà tra le cose che non userò mai più). E per fortuna che non contavo di tornare subito a casa e quindi ciò mi ha impedito di dedicare ai surgelati l'attenzione che avrebbero meritato (non potevo rischiare che si sciogliessero in macchina)... altrimenti credo che avrei dovuto prendere un altro carrello! Insomma, tutte cose forse non indispensabili ma comunque di certo non inutili (gli sprechi eccessivi ho imparato a limitarli dopo i primi mesi passati qua a Pisa da solo), e questo mi fa sentire soddisfatto. Del resto, sono in tanti a considerare lo shopping un efficace anti-stress: beh, io lo shopping amo farlo anche al supermercato! Che c'è di male? Tutto ciò anche per rispondere a tutti quelli che mi chiedono come mai faccio la spesa una volta ogni mese (talvolta anche mese e mezzo) invece che settimanalmente: vi immaginate un salasso simile tutti i sabati??? Ah, dimenticavo: alla fine ho dovuto pagare con la carta di credito e quindi i 50 euro non li ho cambiati... e il mio piano perfetto ha fatto PUF! ;-)
2006 - In & Out: cosa merita di essere portato nell'anno nuovo?
Questo post fa parte di una serie di tre interventi sull'anno 2006 che saranno pubblicati l'11, 12 e 13 Gennaio. Questi i capitoli della 'trilogia':
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (I parte)
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (II parte)
- In & Out: cosa merita di essere portato nell'anno nuovo?
E ora, dopo la mia lunghissima cronaca del 2006, finalmente un po' di sintesi. Schematizzate e riassunte in 10 punti, tutte le cose da ricordare e quelle assolutamente da cancellare del 2006. DA BUTTARE VIA- la scomparsa del mio vecchio amico
- il brutto litigio di giugno
- la pena di morte
- Calciopoli
- il cinema di quest'anno... annata davvero scadente
- la mia gelosia esagerata
- la vecchia casa di Pisa
- tutti i libri di Calcolatori Elettronici! ;-)
- le posate pagate poco e... durate ancora meno! :-(
- le mie Prada bianche (mi piange il cuore ma ormai sono irrecuperabili!)
DA SALVARE- l'Amore, quello con la A maiuscola
- i due concerti di Ligabue
- la vittoria del centro-sinistra alle elezioni
- i due gol di Grosso (semi-finale e finale) e la Coppa del Mondo
- la mia nuova vita a Pisa e tutte le nuove amicizie pisane
- i miei vecchi amici di Cagliari, che purtroppo vedo sempre meno ma che è sempre un piacere ritrovare
- i "discorsi interrotti (e quelli mai iniziati)" finalmente conclusi
- i miei hobby e tutte le mie manie e passioni che mi fanno entusiasmare perché, come dice Ligabue, a quelli come me "quei progetti lì e quei difetti lì ci fanno stare più contenti"
- Daniele, Andrea e la mia nuova casa
- ovviamente... il sito www.viabonanno24.it e tutti voi che lo visitate ogni giorno! :-)
2006 - Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (II parte)
Questo post fa parte di una serie di tre interventi sull'anno 2006 che saranno pubblicati l'11, 12 e 13 Gennaio. Questi i capitoli della 'trilogia':
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (I parte)
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (II parte)
- In & Out: cosa merita di essere portato nell'anno nuovo?
L'estate comunque era ormai alle porte e così nel giro di un mesetto mi ritrovai di nuovo nella mia terra natale, non prima di aver festeggiato in piazza a Viareggio la vittoria dei mondiali (anche queste sono cose importanti... o no? ;-)) Pochi giorni dopo il mio arrivo a Cagliari, andai all'indimenticabile concerto di Ligabue (per me il secondo nel giro di due mesi) accompagnato dai coraggiosi (e per stare 6 ore sotto il sole di fine luglio di coraggio ce ne voleva davvero tanto!) Lorenzo, Andrea, Claudia e Fabio (quest'ultimo volutamente in fondo alla lista... le foto del concerto nella gallery spiegano a chi ancora non lo sapesse il perché! :-P): un concerto assolutamente indimenticabile, da ricordare come una delle serati più divertenti di tutta l'estate! Venne poi il momento di un altro "discorso interrotto" o meglio, mai iniziato: senza dubbio il più importante di tutti, quello più sofferto e più difficile ma anche quello che probabilmente mi ha portato i benefici maggiori in termini di felicità e serenità. I primi venti giorni di Agosto vennero consacrati al relax e al riposo più totale: un breve giro turistico delle coste della Sardegna (fatto per mostrare il "vero mare" a chi, provenendo dalla Toscana, il "vero mare" non l'aveva mai visto) fu anche un'occasione per me di vedere alcuni posti della mia regione che non avevo mai visitato. Il resto del mese passò veloce e così partii senza essere riuscito a vedere quanto avrei voluto alcuni miei vecchi amici di Cagliari, e la cosa mi dispiacque davvero tanto. Una volta sistematomi in via Bonanno 24, i mesi passarono tranquilli: amore e amicizie andavano davvero alla grande e l'esame passato di Calcolatori Elettronici migliorò notevolmente il mio umore anche riguardo alla mia situazione universitaria. A ottobre mia madre venne a trovarmi per una settimana: con lei feci un breve viaggio a Berlino e un ancor più breve ma molto fruttuoso assalto all'Ikea di Firenze... sedia, cassettiera, mobiletto per la TV, scrivania, lampada da tavolo, lavagnette... da quel giorno camera mia non è più la stessa! ;-) Poi venne il periodo della creazione e dell'inaugurazione del sito: uno di quei progetti che mi hanno assorbito tantissimo tempo e energie. E chi mi conosce bene non avrà difficoltà a ricordare quanto sono capace di impegnarmi e farmi coinvolgere da un'idea quando questa davvero mi appassiona! E con questo eccoci qua... il 2006 è finito e ora mi ritrovo a ripercorrerlo in un post che inevitabilmente non può (e mai potrebbe) esprimere tutti i miei stati d'animo e le mie sensazioni, che possono conoscere e capire solo coloro che mi sono stati vicini (fisicamente o "virtualmente") in questi lunghi e intensi 12 mesi. Ne risulta così una semplice e (forse) fredda cronaca che comunque, anche solo per il numero di avvenimenti ed episodi raccontati, dovrebbe secondo me essere in grado di dare un'idea a chi legge di cosa è stato e cosa ha rappresentato per me l'anno appena trascorso. 12 mesi fa mi trovavo ancora a Cagliari per le vacanze di Natale, spaventato all'idea di dover tornare entro pochi giorni in quella Pisa per me ancora sconosciuta che tanto mi aveva spaventato in quei 15 giorni di dicembre in cui l'avevo vissuta da solo. Addirittura 15 mesi fa mi trovavo seduto in un aula della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari a seguire una noiosa lezione di qualche materia della Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica mentre ancora neanche avevo la Laurea triennale e neppure lontanamente pensavo alla possibilità di trasferirmi a studiare in un'altra città. Insomma, decisamente un bel cambiamento nell'arco di così pochi (?) mesi, no? Per questo, io che son sempre stato affascinato dalle storie alla "Sliding Doors" nelle quali un solo dettaglio è in grado di modificare un'intera vita, a volte mi chiedo: come sarebbero andate le cose se Stefano non si fosse trasferito a studiare a Pisa? Come sarebbe stato il mio primo periodo a Pisa se Fabio non fosse stato ammesso al master? Ora sarei ugualmente soddisfatto se quell'11 di marzo le cose fossero andate diversamente? A queste domande non so e non posso dare risposta. Posso però chiedermi: sono felice di aver avuto il coraggio di trasferirmi per studiare quello che mi è sempre interessato di più? E la risposta è assolutamente e indubbiamente sì... e in fondo questo è quello che conta! :-)
2006 - Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (I parte)
Questo post fa parte di una serie di tre interventi sull'anno 2006 che saranno pubblicati l'11, 12 e 13 Gennaio. Questi i capitoli della 'trilogia':
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (I parte)
- Cronaca semi-seria di un anno che ha cambiato la mia vita (II parte)
- In & Out: cosa merita di essere portato nell'anno nuovo?
In altre circostanze avrei trovato decisamente banale scrivere un post sull'anno da poco terminato. Ma i dodici mesi appena trascorsi sono stati talmente intensi e significativi da giustificare ampiamente un loro breve (almeno nelle intenzioni, poi chissà...) riepilogo e una riflessione su questi 365 giorni così densi e importanti. Il mio 2006 iniziò male, malissimo, nel peggiore dei modi possibili. Cominciò con la notizia della morte di un mio amico d'infanzia che lo scorso 14 gennaio decise di togliersi la vita. Una di quelle amicizie nate perché le nostre madri si conoscevano e frequentavano dai tempi del liceo: e così, soprattutto fino ai dodici-tredici anni, capitava spesso di andare l'uno a casa dell'altro, di giocare insieme ai videogiochi, di passare le giornate estive nella sua casa al mare, di trascorrere insieme i Capodanni con le rispettive famiglie tra petardi, fontane e girandole. Poi arrivò il periodo dell'adolescenza che inevitabilmente ci allontanò: come è normale, sia io che lui iniziammo a frequentare i nostri gruppi di amici e capitava sempre più raramente di incontrarci. Inoltre i tre anni di differenza tra di noi non ci aiutarono certo a restare uniti: frequentavamo ambienti e persone diverse e così ultimamente ci si vedeva solo poche volte all'anno, d'estate e durante le vacanze di Natale. Anche a causa di questo fatto, posticipai di qualche giorno la mia partenza da Cagliari. E questo fu un bene perchè mi permise di partire inseme a Fabio, che proprio qui a Pisa doveva sostenere un colloquio d'ammissione ad un master sulla Cina. Qualche settimana dopo si seppero i risultati: Fabio era stato ammesso e, nel giro di pochi giorni, sarebbe venuto a Pisa per seguire i primi due mesi del suo corso. La sua presenza mi aiutò tantissimo a superare lo shock iniziale dell'insediamento in una nuova città: si può dire in fondo che il mio periodo di assestamento sia durato solo quelle due (lunghe) settimane del dicembre 2005 durante le quali sperimentai davvero cosa significhi arrivare in una città piccola ma completamente sconosciuta e affrontare da solo i pranzi, le cene, la mensa, le prime lezioni universitarie, le uscite pomeridiane per negozi e tutto il resto. Fortunatamente in casa con me c'era Stefano, mio vecchio amico di Cagliari trasferitosi qua a Pisa pochi mesi prima di me, il quale seppure molto spesso assente per motivi di studio, mi aiutò molto a fare le mie prime conoscenze e mi introdusse nel suo giro di amici. Ma torniamo al 2006: come ho detto, a gennaio arrivò Fabio e nello stesso periodo iniziai a fare le prime conoscenze pisane, alcune delle quali sono oggi diventate le mie più strette amicizie in terra toscana. Conobbi così (in rigoroso ordine cronologico) Maria Chiara, Annalisa, Ugo, Giona, Gianmaria, Giuseppe, Danix, Alex, Tommaso, Luca... e tantissime altre persone che sarebbe impossibile e inutile elencare in questo post. A marzo mi fidanzai e da quel momento iniziò uno dei periodi più sereni e felici della mia vita che, fortunatamente, dura tutt'ora. Quando, a fine mese, Fabio abbandonò Pisa per proseguire il suo master in Cina, mi lasciò ormai circondato da un gruppo di amicizie e affetti, sicuramente ristretto rispetto a quello a cui ero abituato a Cagliari, ma non per questo meno prezioso o importante. Nel frattempo, la serenità ritrovata (o forse acquisita davvero per la prima volta) mi permise di affrontare felicemente, nelle mie rapide ma abbastanza frequenti incursioni in Sardegna, alcuni "discorsi lasciati in sospeso" con un paio di amici di Cagliari, dei quali non farò il nome più che altro per risparmiare a loro i lunghi e pressanti interrogatori dei soliti "curiosi". ;-) (Sono certo comunque che gli interessati abbiano capito che mi riferisco a loro!) Intanto in casa ci eravamo dovuti stringere un po' per far spazio a Jean Baptiste, un amico francese di Stefano, giunto qui a Pisa come studente Erasmus. Ma comunque non ci si lamentava e la vita pisana, tra alti e bassi, proseguiva tutto sommato abbastanza tranquillamente. Intorno alla metà di giugno, come un fulmine a ciel (quasi) sereno, la quiete di via di Pratale 36 fu scossa da un brutto litigio tra me e Stefano che rese decisamente incandescente l'atmosfera che si respirava in casa e allo stesso tempo mi fece apprezzare la presenza di Jean Baptiste come mai avevo fatto prima di allora. Nel frattempo era in atto la mia ricerca di un alloggio per l'anno successivo che, a prescindere dalla rottura con Stefano, avrei comunque dovuto trovare. Fortuna volle che proprio mentre ero immerso tra annunci, giornali e volantini di agenzie, grazie a Giamma e a Giuseppe, venni a sapere che un loro amico (il nome Daniele vi dice qualcosa? :-P) era pure lui reduce da un litigio con una delle sue due coinquiline e che proprio per questo motivo cercava qualcuno a cui affittare la stanza da lei lasciata libera. Come è andata a finire è inutile che ve lo racconti! ;-)
Ecco a voi... Chef Francesco!
Ci sono sere in cui mi sento molto cuoco, e questa è una di quelle. Quando verso le 8 ho avuto conferma del fatto che Gianmaria sarebbe stato impegnato per cena con la sua dolce metà, ho pensato che la voglia di vestirmi, prendere la bicicletta, fare la fila a mensa e cenare da solo era davvero poca e così ho deciso che avrei cenato a casa. Verso le 9 e qualcosa sono andato ai fornelli e ho messo l'acqua per la pasta. Nel frattempo ho iniziato a far soffriggere la cipolla in una padella nella quale poi avrei dovuto scaldare le carotine e i piselli in barattolo comprati qualche ora prima al supermercato vicino a casa. Proprio mentre sceglievo il sugo pronto da usare per condire la pasta, mi è venuta un'illuminazione. Mi sono ricordato di avere nel congelatore un bicchierino con qualche fetta di zucca (rimasta dalla cena di Capodanno) tagliata a dadini e già rosolata. E qui entra in gioco il mio istinto da chef: perchè non unire i dadini di zucca alla cipolla e riprovare la preparazione di quei bucatini alla cipolla e alla zucca che furono il mio primo tentativo culinario pochi giorni dopo il mio trasferimento a Pisa nel lontano dicembre 2005? Quel tentativo tra l'altro fallì miseramente oltre che a causa della mia incapacità, anche e soprattutto a causa dell'assenza sui banconi del Carrefour della zucca fresca che, come si evince dal nome della ricetta, costituiva un ingrediente fondamentale del piatto! ;-) Comunque, non divaghiamo: eravamo arrivati al mio colpo di genio! Ebbene, prendo il bicchierino conservato nel freezer e ne rovescio il contenuto, ovviamente ghiacciato, nella padella. In aggiunta a ciò butto nella padella anche una manciata di pinoli che mi ricordavo essere presenti nella ricetta originale. Dopo qualche minuto impiegato a scaldare e picchettare col coltello il blocchetto di ghiaccio per cercare di farlo sciogliere prima che la pasta fosse pronta, ecco il risultato: Non so cosa possa sembrare dalla foto, ma vi assicuro che era proprio buona. E questo nonostante non abbia seguito la ricetta del libro (che ora sono andato a rileggere) e che diceva di cuocere a vapore la zucca (mentre io l'avevo rosolata), aggiungere uvetta sultanina e zucchero e unire al sugo un po' di maggiorana e qualche cucchiaio di aceto di mele. Insomma, la mia creatività mi ha premiato e allora, incoraggiato da questo successo, ho deciso di sperimentare un'altra new entry nel mio menu di studente fuori sede: delle fettine di maiale passate in padella con pepe, olio e aceto balsamico. Ricetta completamente inventata di sana pianta e che probabilmente farà storcere il naso ai palati più raffinati ma comunque anche la carne è venuta buona, anche se al primo assaggio (e per assaggio intendo che le fettine erano già pronte sul mio piatto) era ancora cruda e l'ho dovuta rimettere in padella. Insomma, un piatto completamente inventato sul momento e l'altro solamente ispirato a una ricetta letta più di un anno fa e non solo sono ancora vivo ma posso addirittura dire di aver mangiato bene: sono proprio soddisfatto di me stesso. E che nessuno si azzardi a dire che in fondo non ci voleva il diploma di chef per preparare una pastasciutta e due fettine saltate in padella... chi mi conosce da qualche anno, ovvero da quando ancora non ero in grado neanche di salare l'acqua per la pasta, sa bene quanto grandi siano per me questi traguardi!
Un ricco, ricchissimo Natale!
Non posso negarlo: questo Natale è stato decisamente ricco! :-) Oltre a svariati piccoli e medi regali ricevuti da amici e parenti, anche tanti soldi (decisamente più di quanti me ne aspettassi) da genitori e zie. Insomma, la crisi economica dell'ultimo periodo è stata decisamente risanata, per fortuna. E ora, speriamo solo di riuscire a conservare per almeno qualche mese tutti questi soldini. Ma adesso, siccome dire quanti soldi ho ricevuto non è molto elegante, mi limiterò ad elencare tutti gli altri (bei) regali che ho ricevuto (clic sul nome per mostrare l'immagine del regalo): quest'anno sono stato fortunato, mi sono piaciuti proprio tutti! Il dvd del leggendario concerto del 10 settembre di Ligabue a Campovolo (Reggio Emilia). Evento entrato nel guinness dei primati: mai così tanti spettatori paganti avevano assistito in Europa a un concerto di un solo artista (o gruppo). Un bellissimo calendario da parete di Van Gogh, il mio pittore preferito. Dovete sapere che io amo i calendari. Li adoro proprio, sono una delle mie fisse. Normalmente le persone nella propria stanza hanno un calendario, o magari due se ne tengono uno appeso al muro e uno più piccolino sul tavolo. Beh, io no: mi è capitato di averne 4, 5, addirittura 6! Trovo irresistibile l'idea di poter abbellire la propria stanza con una sorta di poster che cambia la sua immagine una volta al mese, solitamente. Già, solitamente perchè esistono anche i calendari giornalieri il cui disegno cambia ogni giorno ma ormai sono diventati quasi una rarità (modestamente io ce l'ho, ovviamente! :-P). Inoltre se, come nella mia stanza, i calendari sono tanti, ogni primo del mese le pareti si trasformano completamente... meraviglioso! Tre profumi, tutti graditissimi visto che tutti quelli che avevo erano finiti: Lacoste Red, Calvin Klein Eternity, Grigioperla Touch.
Un timer da cucina a forma di hamburger, utilissimo visto che in questo periodo mi sto cimentando sempre più spesso coi fornelli e in casa mancava.
Il cofanetto del tour "Nome e Cognome" di Ligabue, di cui tra l'altro ho assistito a due concerti (uno allo stadio di Firenze, l'altro alla fiera di Cagliari). In assoluto il più bel cofanetto di dvd musicali che abbia mai visto. 4 concerti in versione "più che integrale", dalle preparazioni prima dello spettacolo fino all'ultimo bis. Il concerto allo stadio San Siro, quello all'Alcatraz di Milano, quello al Teatro Verdi di Firenze e quello al Mazda Palace di Torino. Più un altro dvd con riprese dietro le quinte, interviste, video e tanto altro ancora. Semplicemente stupendo!
Il libro di poesie di Ligabue, uscito proprio ultimamente. Per caso si è capito che mi piace Ligabue? ;-)
Un orologio da parete per camera mia, visto che mancava! :-)
Un paio di calzini a righe, una delle altre mie fisse (e non solo mia! ;-)) di quest'ultimo periodo!
Un paio di rarissimi, preziosissimi e introvabili slip D&G blu con la stampa di Tom (quello di Tom and Jerry)... sembra ne esistano solo 15 esemplari al mondo!!! :-O E voi invece cosa avete ricevuto per Natale?
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Complimenti! Sono contento di questa opportunità che ti è capitata, è la prova (ed è anche una speranza per tutti) che il lavoro e la passione pagano! In c..o alla balena!
Beh, che altro posso dire se non... speriamo che non c...i! (mi fai anche essere volgare sul blog! :-P)